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Adolescenti e web: tra gap generazionale e internet addiction
2017-08-01 Adolescenti e web: tra gap generazionale e internet addiction

Adolescenti, internet e psicologia

Un tema particolarmente attuale, affrontato da psicologi, sociologi, giornalisti e che riguarda da vicino molti genitori è quello del rapporto tra adolescenti e internet.

Negli ultimi 20 anni il web è diventato sempre più invasivo, fino a dare luogo a fenomeni di dipendenza che vanno sotto il nome di “internet addiction”, cioè dipendenza da internet. Una patologia che porta alla luce problemi psicologici già esistenti e si manifesta in un progressivo allontanamento dalla vita reale a favore di quella virtuale, con serie conseguenze su lavoro, amicizie, relazioni sentimentali.

Secondo gli studi, la fascia più a rischio è quella degli adolescenti e dei giovani adulti, nati in un mondo già “Invaso” da internet e quindi meno in grado di interpretare i segnali di dipendenza.
I genitori, invece, nati quando il mondo non era ancora connesso, riconoscono con più facilità a identificare la dipendenza, ma spesso non sanno come gestirla. Rispetto ad alcuni anni fa, anche il loro ruolo è cambiato e i ragazzi tendono a sfuggire alla loro autorità: ne deriva una difficoltà di comunicazione che spesso spinge i genitori a rimedi estremi come requisire i device ai ragazzi. Una risoluzione che non risolve il problema, anzi, tende a inasprirlo.

Alcuni dati: secondo una ricerca condotta da Telefono Azzurro ed Eurispes, su 1.500 ragazzi tra i 12 e i 18 anni la metà ha dichiarato di controllare continuamente mail e social network, perdendo la cognizione del tempo e trascurando ciò che li circonda. Quasi il 90% del campione considerato ha un profilo Facebook e quasi il 40% partecipa a giochi online non adatti alla sua età senza alcuna supervisione.

I segnali di dipendenza da internet

  • Aumento progressivo del tempo trascorso online
  • Mancanza di interesse per tutto ciò che non riguarda internet
  • Ansia, irritabilità, irrequietezza, depressione quando non si è online
  • Incapacità di ridurre o interrompere l’uso di internet nonostante i problemi sociali, relazionali, comportamentali che esso provoca

Il Center for Online Addicion, poi, ha classificato cinque tipi di dipendenza:
1) Dipendenza da sesso virtuale
Chi ne soffre cerca, scarica, commercia in materiale pornografico e partecipa a chat per soli adulti.

2) Dipendenza da relazioni virtuali
Chi ne soffre dà sempre più importanza alle relazioni virtuali, lasciandosi a volte coinvolgere in tradimenti online che mettono a repentaglio le relazioni di coppia e la famiglia.

3) Net compulsion
La net compulsion assume molte forme, tra cui gioco d’azzardo, scommesse, shopping. La solidità finanziaria viene minata e l’impegno lavorativo passa in secondo piano, così come le relazioni reali.

4) Information overload (sovraccarico di informazioni)
Per alcune persone che soffrono di internet addiction, l’enorme mole di dati reperibili in rete si traduce in un tempo sempre maggiore speso a ricercare e catalogare informazioni, con calo del rendimento lavorativo e aumento di tendenze ossessivo – compulsive.

5) Giochi di ruolo online
L’internet addiction si concretizza in un numero sempre maggiore di ore trascorse a cercare di migliorare il proprio punteggio nell’ambito di giochi fantasy o di strategia, con un progressivo distacco dal mondo reale.

É importante sottolineare che i sintomi e le conseguenze dell’internet addiction sono le stesse della dipendenza da sostanze stupefacenti: così come con le droghe, internet diventa la sola ragione di vita, l’unica cosa in grado di stimolare l’interesse della persona. Così come le droghe, la dipendenza da internet causa la perdita delle relazioni interpersonali reali, lasciando l’individuo nella completa solitudine.

L’internet addiction può colpire chiunque

Secondo gli studi, le persone più a rischio hanno tra 15 e 40 anni e, nella maggior parte dei casi, soffrono di problemi psicologici, psichiatrici o familiari preesistenti. La personalità che più tende a sviluppare il disturbo è depressa, insicura, isolata, con una bassa autostima. La molla che fa scattare la dipendenza è soprattutto il desiderio di evadere da una realtà percepita come opprimente, deludente, poco soddisfacente.
Chat, forum, mailing list, siti aprono un mondo nuovo in cui le amicizie sono a portata di mano e nel quale la persona viene rapidamente assorbita.

Cosa posso fare se mio figlio soffre di internet addiction?

Riguardando soprattutto gli adolescenti, il problema deve essere affrontato coinvolgendo i genitori e la famiglia. Come dicevamo, sottrarre al ragazzo tutti i device e impedirgli di connettersi può aggravare la situazione: la soluzione migliore è rivolgersi al medico di base, a gruppi d’ascolto o a uno psicologo/psicoterapeuta.

Psicologo per adolescenti a Torino

Lo studio di psicologia e psicoterapia Studio PPT si occupa anche di internet addictione di conflitti tra genitori e figli adolescenti. Per chiedere un consulto, è possibile chiamare il numero 338 8107973 o inviare una mail a info@puntopsicoterapiatorino.it