Disturbi dello spettro autistico e realtà virtuale
Nonostante la maggior parte dei ragazzi con autismo ad alto funzionamento abbia capacità intellettuali superiori alla media, spesso si trova ad affrontare numerose complicazioni sul piano sociale, tra cui la difficoltà a regolare reazioni ed emozioni, che possono condurre a isolamento e a scarsa autostima.
Come già indicato in un precedente articolo, con il termine “abilità sociali” si indica una serie di regole che indicano come la persona dovrebbe comportarsi quando si trova a interagire con gli altri.
Si tratta di regole sancite dalla cultura, dalla tradizione e dalla prassi quotidiana, che determinano anche la possibilità di trovare un lavoro, creare legami affettivi e ricevere gratificazioni dalle proprie attività.
Nuove ricerche sui disturbi dello spettro autistico
Tuttavia, nuove ricerche del Center for BrainHealth dell’Università di Dallas mostrano che un nuovo programma di realtà virtuale sta ottenendo risultati positivi nell’insegnamento delle abilità sociali in soggetti con disturbi dello spettro autistico.
Per lo studio sono stati selezionati trenta ragazzi tra i 7 e i 16 anni con autismo ad alto funzionamento, che sono stati organizzati coppie. Le squadre hanno completato dieci sessioni di realtà virtuale da un’ora in un periodo di 5 settimane.
I partecipanti hanno fatto pratica in situazioni come incontrare un coetaneo per la prima volta, invitare qualcuno a una festa, affrontare un bullo a scuola.
I partecipanti interagivano con due medici attraverso avatar virtuali: uno offriva istruzioni e consigli, mentre l’altro interpretava il compagno di classe, il bullo, l’insegnante etc, a seconda dello scenario proposto dalla realtà virtuale.
Secondo i risultati pubblicati sulla rivista Computers and Human Behavior, al termine dell’esperimento i partecipanti hanno dimostrano migliorate competenze sociali e una maggiore capacità di rapportarsi agli altri nella vita reale. Anche i test neurocognitivi hanno dimostrato un incremento nella capacità di riconoscere le emozioni altrui, comprendere il punto di vista degli altri e affrontare i problemi legati alla vita di tutti i giorni.
Inoltre, anche la scelta di dividere i partecipanti in coppie pare abbia determinato un aumento delle possibilità di apprendere le abilità sociali.
Un ricercatore del Center for BrainHealth commenta: “le persone con disturbi dello spettro autistico possono avvertire il rapporto con gli altri come spaventoso. La realtà virtuale crea un luogo sicuro che permette ai partecipanti di imparare a gestire le relazioni sociali senza preoccuparsi delle conseguenze”.
Tandra Allen, capo del programma di realtà virtuale al Center for BrainHealt, continua: “La ricerca si basa sugli studi condotti in passato con adulti con disturbi dello spettro autistico e dimostra che la realtà virtuale potrebbe essere una piattaforma interessante e motivante anche per i ragazzi”.
Psicologo autismo a Torino
In presenza di disturbi dello spettro autistico nel ragazzo o nell’adulto, è possibile rivolgersi per un consulto alle psicologhe e psicoterapeute dello Studio PPT, a Torino, chiamando il numero 338 8107973 o inviando una mail a info@puntopsicoterapiatorino.it
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